Invito a Londra!
Welcome!
Un saluto di simpatia da Scalabrini Centre, Londra
"Dio attende alla frontiera" EMI Bologna Pref Abate di Montecassino
Per ospitalita' (notte/colazione)
- missionari scalabriniani: ospitalita@scalabrini.co.uk
www.scalabrinilondon.co.uk
- ostello suore agostiniane: stmonicahouse@aol.com
voli low cost compagnie:
ryanair http://www.ryanair.com/en
easyjet http://www.easyjet.com/it
Scusami, se mi permetto di prendere un po’ del tuo tempo,
della tua libertà, ma è per pensare insieme all’avvenire
che ti attende e all’avvenire del mondo in cui viviamo.
Tu sei intelligente, forte, sensibile, desideroso
di camminare nella vita, di andare avanti, lontano... chissà dove.
Sei ansioso, giustamente, di vivere da protagonista
e stai facendo i tuoi studi.
La tua vita è già, probabilmente, un progetto
chiaro o forse no... Ti domandi, ti
senti incerto se rimanere nei tuoi confini,
nel tuo mondo di interessi e di relazioni,
costruito da te pezzo per pezzo.
Ma prova a riflettere. Non avresti, veramente,
mai pensato che altri orizzonti,
ben più vasti, potrebbero attenderti?
E questo per dare un senso vero, vivo e
impegnato alla tua vita...
Forse, Dio stesso, come per Abramo, ti invita
misteriosamente e ti chiede di aprire
porte e finestre della tua casa, del tuo Paese,
di te stesso, per darti agli altri e fare
della tua vita un dono a tanti.
Sì, la vita di un giovane è fuoco. Un fuoco
che brucia, consuma, fa meraviglie, sorprende
e incanta chi sta attorno per l’entusiasmo
e le sue infinite energie.
Ma potrebbe essere di più: un fuoco che
riscalda e illumina, una presenza con-
fortante che sa rendersi utile... Forse, la
tua vita potrebbe essere questo.
Hai conosciuto, probabilmente, una ragazza.
Hai capito quanto è dolce un rapporto
a due, in cui l’altro ti scopre e ti apprezza,
ti ama e ti ripete con una fiducia
senza misura: Tu sei un tesoro per me!
Hai, forse, vissuto l’ebbrezza dell’amore,
di qualcuno che ti ha conquistato il cuore,
il corpo e l’anima e ti ha fatto come toc-
care il paradiso, in due...
Ma, pensa, se queste parole te le dices-
se proprio Dio: “Tu sei unico per me, tu
sei veramente prezioso ai miei occhi” (cfr.
Is 43,4)?!
E se ti chiedesse, in nome suo, di ripeterlo
ad altri? A chi vive una vita di rifiuto, di
emarginazione. A chi vive il dramma di
essere sradicato dalla sua terra, dalla sua
cultura, dalla sua storia come lo è un migrante,
un rifugiato, un rifiutato dagli altri.
Sì, tu potresti essere segno dell’amore di
Dio in mezzo a questo popolo di migranti.
E sono milioni e milioni che si muovono,
oggi, nel mondo, con nazionalità e cultu-
re le più differenti.
Attendono un pastore, come segno di presenza
e di coraggio da parte di Dio. Attendono
te.
Potrai, così, vivere con loro una virtù immensa:
la compassione. Conoscerai e proverai
la sofferenza che accompagna chi ha
lasciato la propria terra, perché, come una
giovane pianta, ne è stato sradicato dalla
miseria, dal bisogno o dalla persecuzione.
E cammina nelle nostre ricche società, ferito
fino in fondo all’anima dall’ingiustizia,
dal disprezzo o dall’esclusione.
Ma quanto sarebbe felice se sulla strada
della propria sventura incontrasse te
come un buon samaritano che si prenda
cura di lui. Potrebbe diventare questa la
tua passione, la tua missione: accom-
pagnare comunità cristiane delle più diverse
culture nella loro instancabile ricerca
di pane e di dignità.
Imparerai altre lingue, potrai essere un leader
con loro e per loro e, in questo, mettere
tutte le tue forze, la tua intelligenza,
il tuo cuore e il tuo senso di giustizia.
In fondo, se vuoi essere grande, sii intero.
Condurrai, così, un popolo che ha fat-
to sua patria il mondo e sarà per loro
come un nuovo cammino di Emmaus...
Potrai riscaldare il loro cuore, rileggere insieme
la loro storia fatta di sofferenza, di
speranza e di coraggio immensi.
Saprai accompagnare la loro ricerca, spezzare
il pane della loro cultura e della lo-
ro avventura per condividerlo con colo-
ro che li hanno accolti.
Il cammino dei migranti, infatti, è vita e
morte intrecciate fra di loro: cammino
pasquale che trasforma.
Così, imparerai tu stesso a spezzare la
tua vita, le tue idee, la tua stessa cultu-
ra per far vivere altri, ricordandoti che
come per ogni discepolo del Signore è
perdendoti che ti ritroverai, è donandoti
che potrai vivere.
Sì, oggi viviamo tutti in una società globalizzata.
Dappertutto uomini e culture
lontanissimi, che forse un tempo si scontravano,
convivono e si ritrovano insieme.
Preparare gli animi e le mentalità all’incontro,
conoscere e far apprezzare culture,
religioni, uomini tanto diversi, guarirli
dalla diffidenza, dal disprezzo o dalla
paura dell’altro: ecco un compito attua-
lissimo, indispensabile, il tuo!
Insegnerai che cosa vuol dire accogliere.
Cioè, comprendere quanto sono prezio-
si uomini o donne che provengono da
orizzonti lontani e differenti, perché non
faranno che arricchire la nostra stessa
umanità.
Costruirai insieme con loro quell’unità fatta
della comunione delle nostre differenze,
non frutto dell’omogeneità, ed esalta
l’originalità di ognuno in nome dello Spi-
rito di Dio, che sempre sa costruire il miracolo
della comunione.
Farai scoprire, in fondo, a tutti la terra
promessa da Dio: la fratellanza e la so-
lidarietà fra gli uomini.
Ti lascio, giovane carissimo, questo invito.
Fa’ della tua vita qualcosa di molto più
grande di quello che avresti mai pensato.
Avanza su acque profonde e non avere
paura! Se sentirai la voce di Dio e quella
di milioni di uomini che camminano... va’,
cammina umilmente insieme a loro!
1 giugno 2013:
Beato Giovanni Battista Scalabrini,
vescovo e “Padre dei Migranti”
(www.scalabrini.org)
Dio attende alla frontiera
di Renato Zilio, EMI, 7a ristampa
Pagine di diario, suggerite da incontri quotidiani
a Parigi, a Ginevra, a Londra, nel Sahara,
con persone o comunità “di frontiera”
in cui l’Autore ritrova le tracce del volto di Dio.
Non è un libro, ma un invito potente ad andare
alla frontiera della vostra fede.
Del vostro mondo. Al di là del nostro
“piccolo mondo antico”, l’Italia di oggi...
Per coltivare valori indispensabili, anzi vitali.
L’ascolto dell’altro. Il dialogo. L’empatia.
L’apertura di mente e di cuore.
L’accoglienza di idee o di persone nuove, diverse.
Per affrontare insieme, a più mani,
con coraggio e fiducia i tempi difficili di domani...
Si’, Dio attende alla frontiera.
Renato Zilio, missionario, reporter
freelance, ha pubblicato:
“Elogio della differenza”
(Ed. Paoline), “Parole dal deserto”
(Ed. Paoline), “Lettere
da Gibuti” (Ed. Messaggero),
“Vangelo dei migranti” (EMI).
Vive a Londra al Centro Scalabrini (www.scalabrinilondon.
co.uk).
È corrispondente di settimanali cattolici.